Alcune settimane fa, l' Ufficio Tecnico Comunale dopo aver bandito, espletato la gara di appalto per la realizzazione del centro diurno "casa mea" ha deciso di annullare la gara per evidenti irregolarità.
Alcuni giorni fa è stata approvata una determina con la quale si rifà la gara, utilizzando la stessa procedura, ossia quella dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
E ancora aspettiamo di conoscere come è andata , o come andrà a finire la gestione allegra dell'appalto del vecchio macello, ossia bollenti spiriti.
Mi sembra che il cambio di delega dal vicesindaco al sindaco non abbia portato molta fortuna, anzi direi che forse ha complicato la situazione.
Io credo che in questo caso i calzini c'entrino ben poco.
Comunque dopo l'infortunio, una riflessione più attenta sarebbe stata utile e necessaria, per evitare di procurare ulteriori danni .
Intanto sul sistema di gara ritengo che sono interessanti queste considerazioni che ho ritenuto fare facendo tesoro di quanto accaduto anche in altre occasioni.
Il metodo della cosiddetta offerta economicamente più vantaggiosa è una plateale presa in giro.
Tento di spiegare il perché, vediamo che per gare simili per oggetto e per importo svolte però con i due metodi, una, a quella al massimo ribasso (magari con l’esclusione automatica delle offerte anomale) vi partecipano 100-150 imprese, a quella col metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa al max vi partecipano in 10-15.
Perché è palese che, almeno nel 90 % dei casi, l’aggiudicazione avverrà discrezionalmente a favore di una impresa, magari conosciuta.
Tale metodo è inoltre offensivo nei confronti dei progettisti e ne svilisce il loro lavoro.
E’ ragionevole ritenere che i progettisti presentino la soluzione al meglio avendo concepito il progetto e avendo avuto modo di svilupparlo con il tempo necessario a disposizione;
Non si comprende invece, come possono le imprese, in 15 -20 giorni che, di fatto, hanno a disposizione per formulare la loro proposta, migliorare il progetto.
Inoltre, considerato il fatto che i criteri-parametri per la valutazione delle offerte sono indicati nel bando, perché la stazione appaltante, in questo caso il Comune non li segnala preventivamente ai progettisti che ne potrebbero tenere conto per migliorare organicamente la soluzione.
Qualora si tratti invece di problemi tecnologici particolari, allora le stazioni appaltanti dovrebbero avere il coraggio di ricorrere all’appalto-concorso.
Quando si dice che la cosiddetta offerta economicamente più vantaggiosa consente di avere prezzi meno stracciati non si dice la verità, infatti il prezzo è comunque un elemento di valutazione ed, inoltre, se vengono fatte proposte migliorative al progetto (materiali più validi e, quindi più costosi, opere aggiuntive, apprestamenti particolari), hanno tutti un costo suppletivo per cui quello che si guadagna con un ribasso minore si perde per i migliorativi.
I lavori potranno essere eseguiti correttamente in presenza di un progetto valido e chiaro, e se i controlli sono corretti ed effettivi e ciò qualunque sia il metodo di aggiudicazione.
Per una limitazione dei ribassi che non si presti a imbrogli, il metodo dell’esclusione automatica delle offerte anomale con il taglio preventivo delle ali è l’unico che da garanzie.
Per avere una limitazione maggiore, si potrebbe evitare di aumentare la media dello scarto medio delle offerte; con i numeri dei partecipanti cui si è arrivati, e con il taglio delle ali, sarebbe anche scongiurato il pericolo di cordate.
Se si adotta un metodo trasparente si può anche pensare a come evitare un numero spropositato di partecipanti; per le gare sotto 1 milione di euro il metodo della procedura ristretta semplificata, se il sorteggio dell’elenco delle imprese è fatto in modo limpido, il metodo funziona.
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