A Palazzo di Città qualcuno pensa di avere il potere di annullare le leggi e i diritti dei consiglieri comunali.
Alcuni giorni fa un funzionario venuto da Bari, mal cosigliato, ha avuto la " forza " di scrivere al Consigliere Comunale Tommaso Argentiero la lettera che segue :
Al dott. Mario Annese
Presidente del Consiglio Comunale
Ceglie Messapica
e, p.c.
A S. E. il Prefetto di Brindisi
Piazza S. Teresa
72100 Brindisi
Oggetto: Diniego da parte del Comune di Ceglie Messapica di fornire copia di atti amministrativi al consigliere comunale.
In data 13. 01.2012, mi sono recato presso la segreteria del Comune per ritirare copia di atti e documenti amministrativi richiesti il 02.01.2012, l’impiegata, presente in ufficio, mi ha chiesto di attendere ed è andata a informare il dott. Sciannameo, Responsabile dell’Area Economica e Affari Istituzionali, della mia presenza, al ritorno mi ha consegnato una busta nella quale c’era una nota a firma del dott. Sciannameo.
La nota, che io non voglio minimamente commentare, considerata l’arroganza che si evince, le farneticazioni e bugie contenute, rappresenta oltre che la mancanza del senso delle istituzioni del funzionario, una offesa, non allo scrivente, ma alla figura del consigliere comunale nell’esercizio del munus pubblicun in quanto rappresentante dell’intero Comune, senza vincolo di mandato.Il diritto-dovere del consigliere comunale di ottenere informazioni o copia di specifici atti detenuti dall’Amministrazione Comunale non si presta da alcun scrutinio di merito da parte degli uffici interessati in quanto il consigliere comunale ha compiti di indirizzo e controllo dell’attività amministrativa.
E’ evidente che la richiesta di ottenere copia di delibere e determine rappresenta il minimo indispensabile per un consigliere comunale per poter svolgere il proprio ruolo. Questa necessità è fondamentale nel nostro Comune se consideriamo che spesso delibera e determine sono sbagliate: perché prive di copertura finanziaria o per altri strafalcioni amministrativi, inoltre vengono pubblicate all’Albo Pretorio a distanza di mesi dalla loro adozione, limitando, di fatto, l’azione di controllo del consigliere comunale.
Se poi si considera che le copie di atti amministrativi richiesti dallo scrivente sono a disposizione e vengono consultati da tutti i consiglieri comunali del centro sinistra, che di conseguenza limitano le loro richieste, è evidente che la corretta funzionalità dell’azione amministrativa della Giunta Caroli sia messa in discussione da altri fattori.
Se invece la “inaccessibilità” della richiesta sarebbe determinata dal controllo del consigliere comunale sulla attività edilizia in questo Comune, la cosa evidenzierebbe una situazione molto seria e pericolosa.
In merito voglio far presente che finora non erano mai stati pubblicati all’Albo Pretorio le Autorizzazioni Paesaggistiche, e solo il 3 gennaio, giorno successivo alla mia richiesta, alcune di queste sono state pubblicate.
Non è assolutamente mia intenzione rinunciare a svolgere il mio ruolo di consigliere comunale.
Lei, sig. Presidente del Consiglio, mi conosce da diversi anni, e sa bene che non c’e mai stata e non ci sarà mai da parte mia l’espressa volontà di ostacolare la macchina amministrava, almeno sino a quando questa si muoverà nei limiti della legalità e legittimità.
Io so bene qual è il suo apprezzamento del ruolo del consigliere comunale, e ritengo che la nota a me inviata dal dott. Sciannameo, ovviamente su suggerimento di uno o di tutti e due i Sindaci, volutamente, e in maniera scorretta, non è stata inviata a lei per conoscenza.
In data odierna, ho presentato, per la seconda volta, la richiesta del 02.01.2012, con la speranza, non di ottenere copia degli atti richiesti, poiché su questo diritto non ho alcun dubbio, ma per cercare di recuperare un minimo di ragionevolezza amministrativa nel nostro Comune.
Ceglie Messapica 16.01.2012 Distinti saluti
Tommaso Argentiero
Consigliere Comunale “Noi con Federico”
CEGLIE MESSAPICA NON E' TEHERAN, IL SINDACO NON E' L'AYATOLLAH KHOMEINI.
PIACCIA O NON PIACCIA CONTINUEREMO IL NOSTRO LAVORO QUOTIDIANO, CON LA DEMOCRAZIA E I DIRITTI NON SI SCHERZA.