Ancora una volta gli interessi politici di pochi hanno prevalso sugli interessi generali dei cittadini.
Ieri sera la Giunta Caroli, sostenuta da una maggioranza sempre più silenziosa, ha tirato fuori dal cilindro l'ennesimo pasticcio, frutto di una totale inaffidabilità politico-amministrativa in primis del Sindaco Caroli.
Mentre lunedì mattina a Brindisi in una riunione convocata dal Sindaco di Brindisi insieme a tutti i Sindaci dei Comuni dell' ex Provincia di Brindisi, Caroli sottoscriveva un documento con il quale si chiedeva al governo di riconsiderare la possibilità di costituire un unica grande provincia del Grande Salento, cioe Lecce-Brindisi-Taranto, nel Consiglio comunale di ieri sera smentiva se stesso.
Con disinvoltura e con grande "abilità", il Sindaco Caroli infatti arrivava in Consiglio Comunale con la proposta di aderire alla Provincia di Lecce, dal Lunedi al Mercoledi il Sindaco "trapezista" aveva cambiato idea, in un colpo solo, a distanza di un giorno, egli stesso rinnegava quella firma apposta in calce insieme a tutti gli altri Sindaci.
Dopo una serie di interventi delle opposizioni che hanno sottolineato l'inaffidabilità del primo cittadino, che un giorno firma una cosa ed il giorno dopo vota una cosa completamente opposta, il Consiglio Comunale con il voto dei consiglieri comunali del centrodestra "sempre a corto di parole", ha deciso e quindi ha deliberato di aderire alla Provincia di Lecce.
Il Centro-sinistra e le opposizioni hanno sostenuto sin dal primo momento la opportunità di costruire la macro provincia Lecce Brindisi Taranto ed in subordine proposto di aderire alla Provincia di Taranto.
Una proposta la nostra che teneva insieme gli interessi di un territorio omegeneo e integrato come quello della valle d'itria fulcro di una politica di sviluppo turistico che poteva vedere insieme comuni come Ceglie M.ca, Ostuni, Cisternino, Martina Franca, Villa Castelli.
Oggi invece con questa scelta scellerata e senza testa di chi amministra la nostra città, solo Ceglie si stacca dalla Valle D'itria per emigrare verso Lecce, lasciando agli altri Comuni lo scettro della Valle D'itria.
Ora è tutto chiaro, i discepoli cegliesi del partito di Fitto hanno portato in dono al loro capo lo "scalpo" dei cittadini cegliesi, chi se ne frega degli interessi economici e turistici della nostra terra, chi se ne frega dei disagi dell'appartenza ad un territorio lontano in tutti i sensi dalla nostra città.
Il Sindaco Caroli e tutti i suoi consiglieri di maggioranza tra le altre cose lasciano alla città la pesante eredità di appartenere alla Provincia di Lecce con tutto quello che ne deriva..........e non è finita qui !!!!
LA MIA CITTA'...................................