UNO SGARBO ISTITUZIONALE CHE LASCIA IL SEGNO
Nella
giornata di Lunedi 1 Ottobre la Giunta Regionale Pugliese ha
approvato il Programma relativo alla realizzazione di strutture
sanitarie extraospedaliere per il superamento degli OPG.
Ancora
una volta le decisioni assunte in sede regionale non hanno tenuto
conto delle indicazioni e delle volontà espresse dal territorio in
particolare quella espressa dalla nostra comunità.
Pur
in presenza di un deliberato di un consesso democraticamente eletto,
quale il Consiglio Comunale di Ceglie M.ca, la Giunta Regionale e
l'Assessore Elena Gentile hanno ritenuto di ignorare la volontà
espressa in merito alla delibera 1197 del 27 Giugno 2013 dell'ASL BR
che individuava Ceglie quale una delle tre sedi previste per la
nostra Regione.
Il
non aver voluto neanche sentire le ragioni di un territorio già
pesantemente mortificato, Ceglie è l'unico comune della provincia di
Brindisi ad aver “perso” il proprio Ospedale, rappresenta per noi
Consiglieri Comunali del Centrosinistra un grave atto politico dal
quale non possiamo prescindere.
Siamo
costretti a stigmatizzare il comportamento della Regione Puglia e del
Direttore Generale dell' ASL BR, che come ormai è cattiva
consuetudine, senza nessun confronto in merito hanno deciso di
deliberare ignorando le istanze dei rappresentanti istituzionali del
territorio, delle organizzazioni e delle associazioni del settore.
In
qualità di rappresentanti istituzionali prima e politici poi,
esprimiamo tutto il nostro dissenso per il modus operandi della
Giunta Regionale, del Presidente Vendola, dell'Assessore Gentile, dei
Partiti e dei Gruppi Politici del Centrosinistra Regionale ai quali
era stata comunicato, ufficialmente lo stato di disagio che la Città
di Ceglie sta vivendo in questi ultimi tempi.
Non
è più possibile procedere in questo modo, non è più pensabile che
decisioni cosi importanti vengano assunte in modo verticistico,
senza alcun confronto democratico con chi vive il territorio e le
esigenze dei cittadini quotidianamente.
Con
la dolorosa chiusura dell' Ospedale e la sua riconversione in
Presidio Territoriale, tutti ci aspettavamo la riqualificazione e il
rilancio dell'offerta medico-sanitaria per tutta la nostra
popolazione e per quella viciniola, ma le nostre attese e le nostre
battaglie purtroppo sono state pesantemente tradite.
Oggi
la nostra struttura rischia di rimanere un grosso parallepipedo
“vuoto”, è inutile ricordare che molti servizi sono rimasti
scritti solo sulla carta, almeno sino ad ora, la RSA, il Centro
Risvegli, la TAC, il Desargery Oculistica, ecc. per non parlare del
depotenziamento di molti servizi territoriali a partire dal
Laboratorio di Analisi Cliniche trasformato in semplice Centro
Prelievi per di più attivo solo 5 giorni a settimana.
I
cittadini di Ceglie chiedono a noi risposte, pretendono dai loro
rappresentanti istituzionali più vicini, la risoluzione dei loro
disagi quotidiani che tutti ci auspicavamo potessero pian piano
diminuire.
Chiediamo
che la Regione Puglia riconsideri la decisione assunta avviando un
confronto con il territorio e la popolazione cegliese anche
attraverso i propri rappresentanti istituzionali.
Abbiamo
intanto chiesto al Sindaco di dare applicazione al deliberato del
Consiglio Comunale dando mandato all'avvocatura comunale di valutare
tutte le iniziative giudiziare-amministrative al fine di impugnare
gli atti deliberativi del Direttore Generale dell' ASL BR e della
Giunta Regionale della Puglia
Ceglie M.ca lì
03/10/2013
I
CONSIGLIERI COMUNALI DEL CENTROSINISTRA
Argentiero
Rocco - Argentiero Tommaso - Gianfreda Donato - Trinchera Nicola