In
data 22 giugno 1985, con Ordinanza N° 9933, il Sindaco pro tempore
del Comune di Ceglie M.ca intimava a Verusio Carlo, Pierfrancesco e
Stefania, nella loro qualità di comproprietari di parte del Castello
Ducale, di eliminare il pericolo incombente sulle vie circostanti,
rappresentato dall’accentuata compromessa staticità della Torre
Quadrata.
In
presenza di un’inottemperanza dei comproprietari, l'Amministrazione
Comunale effettuava detti lavori di consolidamento, sostenendo la
spesa complessiva di Lire 589.359,29 in sostituzione dei
comproprietari inadempienti.
Con
ricorso del 27 febbraio 1991 l’Amministrazione Comunale chiedeva al
Presidente del Tribunale di Brindisi di emettere decreto ingiuntivo
nei confronti dei comproprietari in solido per il pagamento di detta
somma, oltre agli interessi.
Con
sentenza n.125/2006 la Corte d'Appello di Lecce condannava in solido
i germani Verusio al pagamento, al Comune di Ceglie Messapica, la
somma di circa Euro 635.903,11.
In
data 18/10/2006 l’Avvocato Francesco Zacà del Foro di Lecce
appositamente nominato dalla Giunta Federico notificava atto di
precetto e successivo atto di pignoramento con conseguente istanza di
vendita forzata.
La
Corte di Cassazione, prima sezione civile, in data 29 febbraio 2008
rigettava definitivamente il ricorso proposto da Verusio Carlo e
Pierfrancesco in accoglimento delle tesi difensive, svolte
nell'interesse del Comune di Ceglie Messapica da parte dell’Avvocato
Francesco Muscatello del Foro di Bari, anch'esso nominato nel 2006
dalla Giunta Federico.
In
data 7 agosto 2008 perveniva al Comune di Ceglie M.ca una nota del
Ministero per i Beni Culturali con la quale si portava a conoscenza
dell’ente che una quota indivisa del Castello Ducale ( Torre e
altri locali) era stata trasferita ad una società denominata Kailia
srl con sede in Napoli e costituita il 10/07/2008 per l'importo di
Euro 430.000,00.
In
data 11 agosto 2008 il Comune diffidava il Sig. Verusio Pier
Francesco e la Kailia srl ad astenersi da qualsiasi ulteriore atto di
disposizione del bene oggetto di pignoramento, con espressa riserva,
in ogni caso, di ogni più opportuna azione a tutela del bene oggetto
a tutela dei diritti vantati dal Comune di Ceglie Messapica.
In
data 13 agosto 2008 il Ministero per i Beni Culturali dava ragione
all’Amministrazione Comunale e comunicava che la precedente nota
del 7 Agosto era da considerarsi decaduta.
In
poche parole grazie alla determinazione della Giunta di
Centrosinistra e alle capacità professionali dell' Avvocato Comunale
Grazia Vitale, in una giornata di Agosto, si riuscì a sventare una
vendita strana e avventata, che avrebbe potuto scippare per sempre al
Comune di Ceglie e quindi ai cegliesi la proprietà della Torre del
Castello.
A
partire dal 2008 la Torre del Castello è stata oggetto di una serie
infinite di vendite all’Asta presso il Tribunale di Brindisi che
puntualmente sono andate deserte.
Infatti,
da una perizia di stima iniziale che superava 1.200.000 Euro, all' asta, fissata dal Giudice fallimentare per il 12 giugno
2013, il valore del bene è stato ridotto a Euro 448.561,88.
Da quella data il centrosinistra a più riprese ha chiesto che l'Amministrazione Comunale si attivasse affinchè la Torre del Castello diventasse patrimonio dei cegliesi.
Richiesta di Convocazione del Consiglio Comunale nel marzo 2012 e nel gennaio 2014.
Richiesta di Convocazione del Consiglio Comunale nel marzo 2012 e nel gennaio 2014.
Dopo una serie di incidenti di percorso oggi quella nostra priorità è diventata realtà, il giudizio sui meriti, sulle premogeniture le lasciamo alle persone che sanno valutare con la propria testa .
Il Sindaco e la sua Giunta hanno solo portato a conclusione un lavoro iniziato dal Sindaco Federico e dalla Giunta di Centrosinistra, sarebbe stato davvero folle non riuscire ad ottenere la Torre del Castello.
Da oggi inizia un'altra scommessa, mettere in sicurezza la Torre , recuperarla e renderla fruibile all'intera collettività .
Noi faremo la nostra parte .......