Più di qualcuno ricorderà la storia infinita del PUG di Ceglie M.ca, da oltre 30 anni non c'è cegliese che non abbia sentito parlare di questo oggetto misterioso.
Con il passare degli anni ha cambiato anche nome ma non ha mai visto la luce, anzi se proprio vogliamo essere chiari e sinceri con noi stessi, la Giunta Federico provò nel novembre del 2009 a farlo nascere.
Infatti il 2/11/2009 il commissario ad acta arch. Raffaele Guido (nominato dalla Regione Puglia ) adottò con i poteri del Consiglio Comunale la delibera n. 1 il PUG del Comune di Ceglie M.ca, redatto dal prof.ing. Dino Borri.
Dopo una serie di atti, inviati alla Regione Puglia, a seguito di richieste di informazioni e chiarimenti la Giunta Regionale il 31/08/2010 con delibera n.1918 non attestò la compatibilità del PUG del Comune di Ceglie M.ca demandando al competente servizio urbanistica della regione gli ulteriori adempimenti.
In un incontro con l'assessore regionale all'urbanistica dott.sa Angela Barbanente tenutesi a Ceglie fù chiarito che la Regione Puglia avrebbe preso in considerazione i chiarimenti forniti dal Comune di Ceglie e quindi in seconda battuta avrebbe adottato il PUG.
Intanto a Palazzo di Via De Nicola era arrivato il Sindaco Caroli, che per solo 77 voti aveva "soffiato" la fascia di primo cittadino al Prof. Pietro Federico.
Caroli e la sua granitica maggioranza di centrodestra tra le prime cose da fare decise che bisognava "stracciare" il PUG redatto dal Prof. Borri e depositato in ragione, a lui non interessava dare alla città un PUG, era molto più interessato invece ad affidare un nuovo incarico ad un altro progettista e ricominciare tutto da capo.
Fu cosi che nel 2011 venne affidato all'ing. Conversano un nuovo incarico per un nuovo PUG, il tutto impegnando in totale una cifra che supera 200 mila euro.
Ricordo che il Sig. Caroli insieme a Ciraci e tutti i consiglieri comunali di maggioranza aveva promesso in campagna elettorale che Ceglie avrebbe avuto il PUG entro il primo anno di mandato quindi entro il 2011.
Ma non avevamo considerato che nel Palazzo di Via de Nicola era oramai di casa l'arroganza e l'irresponsabilità, infatti tanto per giustificare che quanto fatto a proposito di PUG era corretto e legittimo Caroli impugnò la determina di liquidazione della parcella del commissario ad acta che aveva portato avanti tutte le procedure relative al PUG.
Con proprio decreto incaricò un legale esterno l'avv. Millefiori da Lecce , pur avendo a disposizione l'avvocato comunale in pianta organica, regolarmente retribuito, sulle cui competenze e professionalità non vi è alcun dubbio.
In pratica il Sindaco "mise" causa alla Regione Puglia e al commissario ad acta arch. Guido nonostante la stessa Regione Puglia avesse ribadito attraverso il propri uffici che la parcella presentata era conforme alla legge e quindi il Comune doveva solo pagare come previsto dalla normativa vigente.
Ma siccome nel Palazzo, alloggiano, per fortuna ancora per poco, i sapientoni e i tuttologi , hanno voluto "fare causa".
Si sa che le cause si possono vincere ma si possono anche perdere, infatti il Comune questa causa l'ha persa, il TAR di Lecce con sentenza 2572/2013 ha respinto il ricorso presentanto contro la Regione Puglia.
Il risultato finale è che il Comune di Ceglie dovrà pagare regolarmente la parcella al Commissario ad Acta per 27.550 euro e circa 7.000 euro all' avvocato Millefiori, il tutto a carico dei cittadini cegliesi.
Quindi, nonostante tutto e tutti, il PUG continua a rimanere un oggetto misterioso.
Una solo certezza, il misterioso PUG, sarà argomento e cavallo di battaglia dell'ennesima propaganda elettorale del centrodestra cegliese, sia esso vecchio che nuovo.
I Consiglieri Comunali del Centrosinistra hanno segnalato l'intera vicenda alle autorità competenti Corte dei Conti e alla procura della stessa corte.
INTANTO ......POVERA CEGLIE..........................
INTANTO ......POVERA CEGLIE..........................