E per la seconda volta in cinque anni il Sindaco Caroli con il suo centrodestra al completo, per capirci meglio quello in versione originale e quella in versione riveduta e corretta ha violato la legge commettendo un clamoroso abuso edilizio.
Era accaduto qualche anno fà con la oramai famosa isola ecologica fatta realizzare contro ogni norma urbanistica tant'è che la Magistratura ha sequestrato l'opera abusiva confiscandola e rendendola inutilizzabile.
Ma il Centrodestra cegliese con alla guida il duo Ciraci-Caroli pensava che a Ceglie la legge da rispettare non era quella ITALIANA ma la LORO.
Ed ecco che un bel giorno grazie alle capacità dell'architetto e dei tecnici venuti da fuori decisero che un porticato nella sede comunale poteva essere trasformato in Uffiici ( come se non fossero sufficienti quelli esistenti) in violazione della normativa urbanistica con una spesa di oltre 20mila euro.
La cosa naturalmente non poteva passare inosservata e fu oggetto di due mie interrogazioni a cui il Sindaco
naturalmente non ha mai risposto perchè in "difetto".
Solo dopo qualche anno di attesa, mi è pervenuto formale parere dell'attuale Responsabile dell' Area Assetto del Territorio dal quale si evince chiaramente che la trasformazione del porticato in Uffici non rispetta la legge e di conseguenza adrebbero avviate le procedure per la demolizione.
Ma anche di fronte a questo parere il Sindaco ha pensato che era meglio applicare la SUA LEGGE e non quella dello STATO ITALIANO.
Chi mi conosce, anzi chi ci conosce (io e tommaso) sa che non è facile vederci con la bandiera bianca tra le mani e allora abbiamo pensato che ci sarà in questo paese qualcuno che potrà far applicare la legge dello STATO ITALIANO ed ecco che abbiamo segnalato il tutto al Comandante della Polizia Locale e al Comandante della Stazione dei Carabinieri e al Prefetto di Brindisi.
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Al Comandante Polizia Locale
Comune di Ceglie Messapica
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Al Comandante Carabinieri
Stazione di Ceglie Messapica
e.p.c
A S.E. Il Prefetto
Brindisi
Oggetto: Segnalazione abuso edilizio presso il Comune di Ceglie
Messapica in via De Nicola
I sottoscritti, Rocco Argentiero e Tommaso Argentiero, Consiglieri
Comunali di Ceglie Messapica, informano i vostri Uffici, per quanto
di competenza ed in particolare in ordine agli adempimenti
obbligatori di cui alle norme vigenti.
Premesso che:
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il Consigliere Comunale Rocco Argentiero con due specifiche note del 27.06.2014 e del 02.01.2015 chiedeva al Sindaco e agli organi tecnici del Comune di Ceglie Messapica notizie e documentazione in merito alla modifica apportata nel 2011 di un area di pertinenza della Casa Comunale sita in via De Nicola allocata al piano terra della stessa, che nel progetto originario era individuata come porticato e spazio non chiuso e quindi non volumetrico ;
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in Consiglio Comunale, il Sindaco, sollecitato dall'interrogante, si era impegnato a fornire esaurienti notizie circa la segnalazione e la richiesta di documentazione;
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alla data odierna da parte dello stesso Sindaco non è mai pervenuto alcun riscontro alle due note di cui sopra;
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dopo vari solleciti, il Consigliere Comunale Rocco Argentiero riceveva da parte dell’ing. Giovanni Chiatti Responsabile dell’Area Urbanistica del Comune di Ceglie Messapica, (al quale erano state inviate le note di cui sopra)) un parere indirizzato al Segretario Generale, al Sindaco e al Responsabile dei Lavori Pubblici
Dal parere espresso dall’ing. Chiatti a nostro
giudizio si evince con chiarezza che:
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l’intervento di ampliamento dei locali al piano terra della sede comunale, avvenuto con lo spostamento avanzato di pareti finestre su preesistente terrazzo coperto, non appare sanabile per una duplica motivazione una di carattere edilizio disciplinato dal T.U. dell’edilizia e una di carattere paesaggistica disciplinata dal Codice dei Beni Culturali;
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per l’art. 32 del T.U. dell’edilizia tutti gli interventi,fra cui qualsiasi aumento di cubatura su immobili sottoposti al vincolo paesaggistico ,come nel caso in questione, sono considerati variazioni essenziali e quindi le difformità non sono sanabili dal punto di vista urbanistico;
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per l’art. 146 comma 4 del Codice dei Beni Culturali l’autorizzazione non può essere rilasciata in sanatoria successivamente alla realizzazione anche parziale degli interventi;
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è opportuno rimuovere la parete finestra in argomento al fine di ripristinare la situazione precedente come ordinariamente costruita.
Alla luce di quanto sopra, risulta evidente che la questione
sollevata rappresenta una violazione urbanistica-edilizia e per
questi motivi la si sottopone ai vostri Uffici per gli adempimenti
di legge.
Si resta a disposizione per eventuali ulteriori informazioni ed
inoltre si chiede di essere informati sugli sviluppi relativi alla
presente segnalazione
Ceglie Messapica 08/05/2015
I Consiglieri Comunali di Ceglie Messapica
Rocco Argentiero
Tommaso Argentiero
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