Vorremmo che questo accadesse nella nostra ASL e nel nostro territorio ...e invece !!!!!!
Comunicato
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La
comunità di Ceglie Messapica e il territorio limitrofo hanno subito
il piano di rientro, imposto dal governo Berlusconi per punire i
pugliesi rei di non aver votato il centro destra alle regionali del
2010.
Il
piano, adottato dal governo regionale, ha previsto la chiusura
immediata di tanti ospedali, senza creare servizi alternativi a tali
dismissioni.
Anche
l’ospedale di Ceglie Messapica ha subito la stessa sorte, la
dirigenza ASL e la parte politica hanno assicurato i cittadini che si
sarebbe provveduto ad una riorganizzazione della struttura,
attraverso un nuovo modello di sviluppo sanitario.
Il
nuovo modello di sanità, in linea con il Piano della Salute
approvato da Vendola e il centro sinistra nel 2009, ha l’ambizione
di trasformare la sanità pugliese da ospedalocentrica ad una sanità
di rete largamente diffusa su tutto il territorio regionale, e detta
linee chiare sul ruolo degli ospedali (cura della malattia nella fase
acuta) e sul ruolo del territorio (prevenzione e post acuzie).
Purtroppo
in Puglia non c’è una uniformità del sistema sanitario, le regole
ci sono (vedi Piano della Salute) ma vengono disattese, ogni azienda
sanitaria assume decisioni che spesso sono diverse tra loro, e quasi
sempre in netto contrasto con lo stesso piano regionale.
In
particolare nella struttura Cegliese a seguito del quotidiano impegno
di tanti soggetti (consiglieri regionali e comunali, dirigenza ASL,
cittadini, operatori, parte politica) si è avviato un serio processo
di riconversione.
Tale
processo però viene di fatto vanificato attraverso comportamenti e
atti che marginalizzano il lavoro e gli obiettivi faticosamente
raggiunti.
L’ultima
vicenda riguarda il servizio di screening mammario, solo pochi giorni
fa la dirigenza ASL aveva assicurato, ad autorevoli rappresentanti
istituzionali, che il servizio sarebbe rimasto attivo a Ceglie
Messapica, mentre una riorganizzazione di tutto il servizio prevede
la chiusura di Ceglie a favore di Ostuni.
A
questo si aggiungono inefficienze che permangono oramai da mesi:
manca
l’ostetrica nel consultorio familiare da oltre 7 mesi (malattia e
prossima alla pensione) e non viene sostituita;
la
TAC con il liquido di contrasto bloccata per 18 giorni per mancanza
di infermiera (in ferie), e tra pochi giorni rimarremo senza medico
radiologo per scadenza di contratto;
il
rinnovo delle patenti di guida ,pur in presenza di personale adeguato
e di un ambulatorio da poco ristrutturato, è ancora bloccato per la
mancanza di uno strumento che doveva essere acquistato già da 6 mesi
fà, penalizzando i cittadini utenti;
la
semplice sostituzione di un infermiere andato in pensione dalla fine
di aprile, ad oggi dopo 2 mesi gli uffici preposti della Asl non
riescono a sostituirlo pur in presenza di una graduatoria da cui
attingere.
Crediamo
che così non si può continuare, a noi interessa la salute della
gente, che va di pari passo con il buon funzionamento (amministrativo
e sanitario) della struttura.
Inoltre
dopo la buona notizia dell’impegno di 4.500.000 di € a favore del
Centro Risvegli a Ceglie Messapica, siamo preoccupati, che la
lentezza della macchina amministrativa possa vanificare lo sforzo di
tutti, dirigenza asl, politica e semplici cittadini.
Per
le ragioni esposte chiediamo di rivedere la decisione assunta per lo
screening mammario (servizio che a nostro parere deve rimanere fuori
dai centri ospedalieri), ed in generale di risolvere una volta e per
tutte le inefficienze della burocrazia di Via Napoli.
Ceglie
Messapica lì 27/06/2014
Il
Segretario del Circolo PD Piermassimo Chirulli
Il
Segretario del Circolo SEL Romina Albano
I
Consiglieri Comunali del Centrosinistra
Rocco
Argentiero Tommaso Argentiero Donato Gianfreda Nicola Trinchera